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bene comune - nei commenti

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 18:51

Partecipazione solo quando si vuol essere eletti
Sig Aurelio con il solo utile del 2014 si potrebbe sostituire il forno, basta non voler incrementare le cremazioni.Per quanto riguarda la tanto invocata partecipazione, con il referendum si darebbe finalmente voce ai cittadini, magari informandoli e dando tutti i dettagli del caso anziché boicottare lo strumento, vi ricordate quello sull'ospedale unico? Forse se l'intenzione reale era chiedere il parere della gente comune bisognava darne il giusto risalto senza fretta e con serate e dibattiti di confronto tra i favorevoli e contrari, ora con il forno si ha una buona occasione per dar voce ai cittadini se veramente si vuole la loro opinione, ed evitare di commettere gli stessi errori, 1200 firme certificate non sono bruscolini, e la difficoltà nella raccolta si evince dalla recente vicenda firmopoli, se la gente comprende che partecipando può decidere del bene comune forse il tanto temuto astensionismo (sarà vero?) e disinteresse dalla politica sì ridimensionerebbe. Facciamo crescere una democrazia vera e se gli italiani non ne sfrutteranno le potenzialità, non potranno più lamentarsi delle decisioni prese da 4 gatti, spesso interessati ...per non dire di peggio

Zanotti, Brignoli e Grieco: pro e contro privatizzazione crematorio - 19 Gennaio 2016 - 08:49

Re: Elio
Ciao Roberto Campana parto da una premessa , visto che mi chiami Elio sai benissimo chi sono ... ma capisco anche che magari dovevi indirizzare qualcuno/a alla ricerca del mio nome e cognome in social visto che ho ricevuto messaggi di insulti ... però la cosa ti posso assicurare che non mi tocca. Mi domando dove sia la provocazione nella domanda cosa un comune deve gestire e cosa no... quali sono i servizi che un comune deve dare al cittadino e cosa no... è una domanda provocatoria ? Provocatorio può essere Brignone , ma visto che vorrei una discussione pacata .... togliermi la casacca da supporter... quindi secondo te chi è a favore del lavoro della giunta è un supporter .. e chi è contro su ogni cosa che cosa è? Quello che ho sempre detto parlando con le persone sono le stesse cose che ha scritto Maurilio sopra " Perchè quello che non si dice, e temo che molti non hanno capito, è che se si investe, per esempio 800 mila €, nel forno crematorio, non potranno essere fatti altri investimenti per 800 mila € (strade scuole, impianti sportivi,..). Credo sia una questione di "patto di stabilità", oltre che buonsenso economico finanziario." e non solo caro Roberto, ma quando viene abbassata la retta degli asili nido alle persone meno abbienti , l'addizionale IRPEF e la Tasi ... beh allora è una questione di scelta... io scelgo di stare non come supporter dalla parte del sindaco, ma dalla parte di chi cerca di fare qualcosa ... sai è facile dire sempre no... più difficile governare .. e scusa se ritorno sull'argomento.. ma i 5 stelle hanno vinto le elezioni a Parma per la non apertura del forno inceneritore... ma poi il forno lo hanno aperto... i bla bla bla fanno parte del modo di fare politica... saluti PS giovedì sera non ero dietro la tastiera... c'era mio figlio che non stava bene ...

Shopping in Bus a Verbania - 1 Gennaio 2016 - 11:27

bene
Sono felice che si sia tenuto in considerazione cio che fu proposto alla fine 2014 : "La Presidente propone ultimi due atti, una proposta per incoraggiare all'uso dei mezzi pubblici con il progetto "Al Mercato Gratis" proposta sperimentale di favorire la gratuità dei mezzi ai Verbanesi nelle due giornate di mercato a Intra e Pallanza oltre che chiedere al comune un intervento come ruolo di capofila per valutare e attuare la mobilità verso gli ospedali Omegna ,Domodossola ,Borgomanero,Novara con fermate presso le portinerie e orari coerenti agli orari di visita dei parenti.", questo è un primo passo che seppure troppo limitato come sperimentazione potrebbe almeno proporre successivamente una riflessione piu' ampia alle necessità degli anziani per renderli piu' autonomi ,in particolare è necessaria una valutazione per chi si deve spostareverso i vari ospedali. Il mio augurio per il 2016 è che si sviluppi anche la proposta fatta per coloriamo Intra o come si puo' chiamare street art per il quale gia tanto lavoro era stato fatto con foto ,contatti ecc....e in particolare una piu' approfondita valutazione sulla possibilità di dare spazi ai giovani in questo periodo invernale

Raccolta rifiuti modificata a Capodanno - 31 Dicembre 2015 - 13:54

Con ser
bene, tutti quelli ke si lamentavano quando il comune non voleva pagare una fattura a con ser x gli stessi evidenti motivi di oggi dove sono? 1756

Un defibrillatore alle Piscine Comunali - 17 Dicembre 2015 - 09:50

Disdetta contratto
Naturalmente molto bene il defribrillatore automatico ,ma come sta andando avanti la questione revoca contratto tra comune e società che sta gestendo la piscina? Faccio notare che da almeno 3 settimane le porte automatiche non funzionano e bisogna chiudere le porte tirando con forza a mano le due ante di vetro,io mi chiedo se avvenga un infortunio su quelle porte, usate in modo errato chi pagherà i danni.

Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'Europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l

Colletta Alimentare 2015 - 30 Novembre 2015 - 21:50

Rispondo per l'ultima volta
Non ho mai scritto che non mi fido del B.A o che non mi va che il cibo raccolto in zona vada a favore di altre realtà, bianche, nere, rosse o gialle. Ho scritto che per qualcuno si fa tanti ma, forse, non so, vedremo ecc. ad altri viene offerto direttamente. Di questo sono sicura. Ho chiesto parecchie volte, diversi anni fa, di poter registrarci senza ricevere i prodotti U E, perché mi sembrava sciocco dover andare a Domo, quando c'era la Cri, sul territorio che li distribuiva Ma non era possibile. Mi sembrava senza senso che una registrazione per il cibo raccolto venisse legata ad una fornitura Europea o che Intra dovesse andare a Lodi con perdita di tempo e denaro, quando il cibo parte da Verbania. L'Ossola non credo che vada così lontano.Ora sembra che ci sia una lunga fila di richieste e che bisogna mettersi in coda. Mi piacerebbe sapere quanto cibo viene distribuito nel Verbano, in Ossola e nel Cusio, non per campanilismo o per mancanza di fiducia, chi mi conosce non farà fatica a credermi, ma per giustizia. Tutte queste zone vivono le stesse difficoltà, fino a qualche anno fa era il periodo delle vacche grasse poi sono arrivate quelle magre e si fa veramente fatica. Ripropongo la domanda: con che criterio alcuni di voi nella nostra zona, scelgono qualche decina di persone a cui dare il cibo. Perché non si collabora con chi lo fa da tantissimi anni e conosce bene il territorio, come da noi richiesto, durante una riunione comune a cui partecipava anche il B A Il rischio è di intervenire in due sulla stessa famiglia o di dare cibo a persone che lo rivendono o che lo buttano o che semplicemente non ne hanno bisogno. Si rischia così di non intervenire sufficientemente su persone in gravi difficoltà, per mancanza di risorse usate malamente. Continuo a credere che il confronto e la condivisione, nel nostro volontariato, sia il modo migliore per non sbagliare e per cercare di aiutare chi è in difficoltà nel modo migliore. Prima di tutto vengono le persone, poi le nostre associazioni. Per mettersi al servizio di chi vive un disagio credo che, con risorse umane e finanziarie disponibili si potrebbero anche iniziare altri modi per usare il cibo offerto. Ringrazio per l'attenzione e rinnovo l'invito a venire a visitarci. .

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 26 Novembre 2015 - 13:49

Per il sig. Furlan
Gentile utente, Se non ho travisato i suoi commenti, credo che le nostre posizioni siano molto vicine: entrambi pensiamo che i contratti vadano rispettati e chi è inadempiente deve pagarne le conseguenze. Tuttavia, non riuscendo evidentemente ad essere chiaro nel precedente intervento, io penso anche che il concetto di asta al ribasso , per risparmiare ad ogni costo o, peggio ancora, per sfuggire alle responsabilità istituzionali di un comune con la "c" maiuscola, sia da ripensare. La piscina è un patrimonio dei cittadini di Verbania e va tutelato, non dato in mano a "quello che offre di più" e basta. Se un bene comunale ha bisogno di una ristrutturazione per continuare a svolgere la propria funzione, occorre che sia il comune stesso, nel momento in cui scrive un bando, a fissare i requisiti minimi (tramite un capitolato) che devono essere osservati. Diversamente si arriva alla libera scelta del concessionario di spendere il meno possibile per i lavori, di utilizzare personale non specializzato o, peggio ancora, di incaricare il personale assunto per altri incarichi, di fare anche il muratore ( e non sto parlando a livello ipotetico). Quindi ammesso che il comune riesca a risolvere il contratto con Insubrika, il prossimo bando dovrebbe essere preparato in modo da non ripetere errori da incompetenti come quelli che, per esempio, hanno caratterizzato la concessione del Porto e ultimamente, della Piscina. Il nuovo bando deve avere le caratteristiche di consentire al privato di trarre un profitto, ma allo stesso tempo vincolarlo ad assunzioni vere e ad eseguire lavori di qualità . Se questo dovesse tradursi in una concessione più lunga, ma ben regolamentata, e ad un piccolo ritocco delle quote d'ingresso, io sarei favorevole.

La posizione di Insubrika Nuoto sulla revoca della gestione delle piscine comunali - 25 Novembre 2015 - 16:52

Revoca? Sì, ma...
Se si vuole revocare il mandato, con tutte le motivazioni elencate, con tutte le inadempienze vere o presunte, ci può stare, tuttavia, occorre, da parte del comune, fare un'attenta disamina di quanto è accaduto e non ripetere gli stessi errori. La piscina è un bene della collettività e non si può pensare che un privato, senza le opportune garanzie, possa investire milioni di euro per ristrutturarla. Per poter pensare di mettere centinaia di migliaia di euro in un'impresa occorre che le condizioni economiche lo permettano, occorre anche che ci sia il margine per generare occupazione con contratti veri (non "contratti sportivi" per chi sa a cosa mi riferisco). Ora, effettuando bandi al ribasso si corre il rischio che chi concorre, pur di accaparrarsi la gestione, scenda a compromessi che si traducono, immancabilmente, in una manutenzione in economia, quindi con lavori eseguiti da personale "tuttofare" e che il personale stesso sia precario e mal pagato, che le strutture non vengano realmente rimesse a nuovo ma siano oggetto di interventi al bisogno e con il minor costo possibile. Mi rendo conto che il patto di stabilità che strangola i comuni sia un vincolo invalicabile, ma non è nemmeno possibile pensare che i privati siano la soluzione per tutto, a meno di non creare delle condizioni in cui si possa generare un profitto. Ben vengano i nuovi bandi, che però prevedano lavori magari sulla base di capitolati specifici, mentre dal punto di vista del personale , si chiedano assunzioni (vere) di istruttori di nuoto, bagnini e personale di segreteria. Tutto questo ha un costo, che non si può non tradurre in una tariffa più elevata per gli utenti a fronte però di un impianto veramente rinnovato. Solo così la piscina e altre strutture di Verbania potremmo veramente rinascere.

Determina revoca gestione piscine comunali - 25 Novembre 2015 - 11:41

Coperta corta
Da utente della piscina, che frequento assiduamente, devo dire che da qualche mese a questa parte la qualità del servizio e dell'impianto è molto migliorata. Così come è migliorata, nel tempo, la qualità dell'acqua e lo stato di manutenzione della struttura, con continui interventi piccoli e grandi per ripararare, ristrutturare e modificare quanto non funzionava. Detto questo, non posso ignorare i fatti, cioè che Insubrika ha debiti pregressi nei confronti del comune per consumi di acqua e altre cose. Credo che il problema sia di "coperta corta", vale a dire che Insubrika ha preso un rischio, assumendosi l'onere e la responsabilità di gestire l'impianto, che, stante le richieste pattuite contrattualmente, non è stato in grado di reggere. Quando ci si impegna a fare lavori, a pagare gli oneri manutentivi (energia e consumo idrico), ad assumere e retribuire il personale, a pagare un pur misero canone al comune, sapendo che non si può agire sui ricavi (cioè il prezzo del biglietto d'ingresso), non ci sono semplicemente le condizioni per operare in maniera redditizia, insomma il gioco non vale la candela. A mio parere credo che la soluzione di buon senso stia nel mezzo, cioè che Insubrika saldi i debiti, ma che il comune, tenuto conto che è il proprietario della struttura, si impegni a livello strutturale a eseguire opere necessarie e non le deleghi a privati che, non essendo enti di beneficienza, devono pensare di trarre un profitto da un investimento. L'errore, ancora una volta, è del comune, che imbastisce gare al ribasso con condizioni così pesanti che a regime generano problemi (come adesso). Credo che vada ripensata la gestione dell'impianto, che è potenziabile e migliorabile, ma che può essere sistemato solo con l'intervento pubblico stanti i costi strutturali da sostenere. In seguito la gestione dell'impianto potrà essere oggetto di una gara che tenga conto della qualità dei servizi offerti e del numero di persone che si intendono assumere. La piscina è un bene della collettività, che deve essere mantenuto in efficenza e, possibilmente , potenziato. Il comune ha l'obbligo nei confronti dei cittadini di occuparsi in prima persona della sua efficienza e può delegare solo la parte tecnica (corsi per principianti e agonisti, uso della palestra, ingressi per la sola balneazione, servizi di bar e ristoro il tutto dietro un corrispettivo). Se il comune "abdica" dalla sua funzione di gestore per lasciare spazio ai privati, la nostra piscina diventerà presto un ricordo, proprio come il porto....

Visita all'Ex CEM: quali impressioni? - 13 Novembre 2015 - 14:16

Re: x Don
Ciao Don non mi sembra il caso di avventurarsi con paragoni scomodi come Ascona, che vive di un turismo di ben altro livello e ricchezza rispetto a Verbania. Non è compito del comune rinnovare gli edifici fatiscenti di proprietà privata disseminati qua e la sul territorio; anzi bene ha fatto a demolire la ex casa del lavoro (piuttosto che risanarla per non farci nulla). Ricordo che già ci sarà da mantenere Villa S.Remigio (di cui non si sente più parlare), e solo quella è un impegno gravoso. Con il teatro ci si gioca una possibilità di richiamo che va al di là di Feriolo e Cannero; certo la partita è complicata e tutta da giocare, ma almeno ci si prova.

Lettera contro lo spreco alimentare - 11 Novembre 2015 - 07:48

Più che giusto
È veramente deplorevole che il cibo venga buttato. È il comune che dovrebbe incaricare delle persone che provvedano a raccogliere cibo in scadenza e quindi assegnarlo ai centri di ascolto. Invece da parte del comune si vedono solo chiacchiere ma nulla di costruttivo. Certo se stanno bene loro, chi se ne importa dei derelitti. Stiamo assistendo ad un periodo di squallore Politico mai visto, corredato da interessi privati, sempre a favore dei soliti, mentre tante, troppe persone non riescono a mangiare.

Forno Crematorio rivelati i privati - 8 Novembre 2015 - 00:08

eppure non è difficile
nessuno è contro l'esternalizzazione a prescindere. molti sono (io fra questi) contrari a questa,per il semplicissimo motivo che il comune si priverebbe di una delle poche cose che funzionano bene e rendono soldi. chiaro ora?

Forza Italia Berlusconi: "Il Comune paghi i servizi di Con.Ser.VCO" - 3 Novembre 2015 - 09:36

Re: trust di cervelli
Ciao paolino non so leggere tanto bene scusa la mia ignoranza.. e onestamente non so nemmeno usare fax ... porto??? e chi porto ? non porto proprio nessuno.. dai sorridi che anche a Verbania c'è il sole oggi , nonostante il sindaco, la giunta i consiglieri comunali e chi sa leggere e scrivere come te... e visto che tu lo sai fare ti consiglio come han fatto sopra di leggerti il contratto tra comune e Conserv VCO .. e poi me lo spieghi per favore

Forza Italia Berlusconi: "Il Comune paghi i servizi di Con.Ser.VCO" - 3 Novembre 2015 - 08:54

Diritto for dummies
Paolino sta facendo una gran confusione. Afferma genericamente che tutto è stabilito dalla legge. Non sa, anche se con un po' di sforzo chiunque potrebbe arrivarci, che i rapporti tra i privati (Enti e soggetto giuridici vari) vengono anche regolati da una fitta rete di contratti, accordi e convenzioni con regole, clausole, penalità, determinazioni di corrispettivi ecc. Non è antigiuridico o fuori dalla realtà la riduzione del pagamento deciso dal sindaco se questa è prevista dalla Convenzione di Servizi sottoscritta tra il comune e la Conservco. Non so dire purtroppo se è stato applicato bene tecnicamente quella specifica clausola (hanno citato l’articolo 29) in quanto non riesco a trovarla in rete. La magistratura o arbitri vari interverranno successivamente se appunto la Conservco ritiene che questo articolo sia stato applicato male o in modo illegittimo. Detto questo non sto certo dalla parte del sindaco per i seguenti motivi: - penalizza azienda e lavoratori già in difficoltà. - grave mancanza di comunicazione pubblica. Non sono state spiegate e esposte bene e nel dettaglio le motivazioni che stanno alla base della decisione; - schizofrenia istituzionale. il comune di Verbania è socio dell'aziendae in qualche modo penalizza una parte di sé stesso.

Preioni: "Ospedale unico bluff elettorale" - 29 Ottobre 2015 - 20:56

Se..
Se io fossi un sindaco, soprattutto se di un piccolo comune, direi a chi fa certe proposte: bene, dite di avere i fondi? Mettete qui sul tavolo la grana , in contante ( dei fogli con semplici cifre non mi fido) la contiamo e poi la mettiamo in qualche posto dove voi politici non potete accedere ( non si sa mai!); il privato vuole investire? bene depositi il 50% della somma da investire (anche qui in contante) a titolo di garanzia che se poi l'ospedale non sarà realizzato nei tempi, modi, località e quant' altro previsto, sarà incamerata senza che il privato possa dire beff .Allora, e solo allora, potremo cominciare a parlare di dove dislocare il nuovo ospedale unico. Insomma, io sto con i nostri vecchi: carta ( il contante) canta e villan dorme.

Lega Nord: firme contro privatizzazione forno crematorio - 2 Ottobre 2015 - 19:12

Andrè
Nessun termine dispregiativo da quella parte solo interessi personali e di solito contro il bene comune......poi di quello che io ho votato se vuoi ti faccio un resoconto completo....... diverse volte in contrasto con la maggioranza.....non parlare per luoghi comuni tipo alzare la manina a comando........ti posso garantire che non l'ho mai fatto...infatti nelle elezioni successive non mi sono candidato in contrasto con quelli che dicevi sopra...non parlare a vanvera se non conosci le persone

Non approvata la variazione di bilancio - 2 Ottobre 2015 - 12:32

preciso
Secondo me il fatto che vengano organizzate mostre e altre simili iniziative non vuol dire che per il comune sia necessario investire in quell'immobile una così grande somma che tra l'altro come dice Brignone non ha. E comunque anche se li avesse, da buon amministratore secondo me sarebbe più logico investirli nella sede principale del museo a Pallanza, magari dedicando qualche stanza a attività e mostre che si rinnovano, insomma concentrare tutte le energie su un unico luogo che diventi il punto di riferimento per questo tipo di iniziative culturali. Inutile avere più dislocazioni che non possono essere attive al 100%, meglio concentrarsi su una cosa sola e farla bene.E secondo me il museo stesso ora proprietario dell immobile dovrebbe liberarsene e capitalizzare.

Non approvata la variazione di bilancio - 2 Ottobre 2015 - 10:25

dissento sull' "affare"
Nessuno (per lo meno non io) dissento sui contenuti che si vorrebbero a Casa Ceretti, certo se se ne fosse almeno parlato in commissione... Ma la questione è che il comune non può comprare e dare in gestione , per di più con soldi che non ha. si potrebbe definire "affare" se il comune fosse una agenzia immobiliare e rivendesse il bene, ma così non è e non deve essere. Casa Ceretti è da fare ma con soldi che non siano del comune.

Piscina e proteste: il sindaco scrive al gestore - 31 Agosto 2015 - 21:39

ma perchè questa guerra?
non ho ancora capito chi va in guerra con la società gerente l’impianto delle piscine comunali….e come si sa bene tutte le guerre forse non nascono che per interesse? qualcuno si è preso la briga di leggere il Capitolato di appalto: è pubblico. qualcuno si è preso la briga di leggere Ie repliche del gestore sulla stampa alle accuse rivoltegli prima dagli ex-dipendenti e poi da alcuni assessori e poi dal sindaco? qualcuno ha mai pensato che le piscine comunali sono un bene di noi cittadini e che quando il gestore completerà il suo mandato il bene verrà reso migliorato a noi cittadini? vorrei sapere quanti dei cittadini sarebbero disposti a rischiare il loro per investirlo in un bene della comunità e senza trarne profitto? eh sì, perché l’affidamento in gestione è stato concesso ad una SSD NO PROFIT (che vuol dire che non può per legge distribuire utili né diretti né indiretti, ma soltanto investire nella manutenzione, pagare le utenze e pagare i collaboratori sportivi). adesso ognuno di noi sarà in grado di farsi a casa propria i conti della spesa, dell’affitto, del mutuo, del mantenimento dei figli etc etc. ognuno di noi per fare tutto ciò utilizza i propri stipendi che sono le proprie entrate…..e se si perde il lavoro o i soldi non bastano mai, si va in banca ad indebitarsi. questi soldi però ognuno li usa per la propria famiglia e certo non li spende e non li rischia per mantenere le famiglie di altri (sarebbe stupendo, ma oggi giorno è sempre più difficile trovare solidarietà). ebbene il gestore per coprire tutti i costi e gli investimenti utilizza gli ingressi in piscina, peraltro con tariffe imposte dal comune, e con i soldi che entrano dagli utenti deve coprire tutto e se i soldi non bastano i soci della società ce li mettono di tasca loro. chi di noi è disposto a mettere soldi propri per un bene comune e non nostro? a proposito sempre leggendo atti pubblici è facilmente verificabile che quando venne fatto il bando nessuno si presentò oltre loro perché il bando parlava di incassi presunti e di investimenti certi dove questi investimenti certi e sicuri sono stati quantificati in oltre 400mila euro in pochi anni….e questi poveri cristi hanno pure dovuto rilasciare una cauzione a garanzia che avrebbero fatto i lavori! quantificare spese per oltre 400mila per rimodernare l’impianto cosa vuol dire? Che sicuramente la struttura fa pena, schifo e malinconia e per essere ridotta così ci saranno anche voluti degli anni ed in questi anni dov’erano le amministrazioni sia di sinistra che di destra? Però oggi è colpa solo dell’attuale gestore e se non farà i miracoli togliamogli l’impianto. Per caso esistono già persone disposte a fare il miracolo? oppure l’intenzione è quella di passare tutto ai 4 soliti amici del quartierino che non faranno l’investimento e ci mangeranno invece sopra? questa SSD che resiste e che ci prova forse sta facendo incazzare qualcuno perché pretende di gestire per investire? non è che dietro ci sono i 4 amici del quartierino quelli che vogliono mettersi in tasca soldi senza poi occuparsi di rimettere a posto un impianto che è sempre nostro? quello che mi stupisce è che politici, mi auguro in modo inconsapevole, si prestino a questi giochetti….alla faccia di ciò che dichiarano “la politica con noi è cambiata, pulizia e trasparenza”. anche se qualche tempo fa sono apparsi i redditi di lavoro di alcuni esponenti politici e mi chiedo come alcuni di loro potessero vivere alcuni con 700 (settecento) euro l’anno oppure da disoccupati, probabilmente la politica è anche un centro per l’impiego. almeno facessero il loro dovere!!! io avevo smesso di andare in piscina NON per le lamentele DEI FREQUENTATORI ma DI ALCUNI CHE CI LAVORAVANO DENTRO “eh prima potevamo fare quello che ci pareva adesso con questo nuovo gestore che palle ti sta con il fiato addosso…”. eccomi di ritorno andati via questi personaggi che si approfittavano ed in più crocifiggevano chi gli dava il pane perché i soldi con cui pago i corsi voglio vadano alle ope
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